EN ISO 13849-1 (2015) - Principali novità

23.01.2016 12:54

La revisione della norma EN ISO 13849-1 (2015) è stata ufficialmente pubblicata il 23 dicembre 2015.

L'entrata in vigore ufficiale al posto della precedente edizione è stata indicata nel giorno 30 giugno 2016 (attendiamo la pubblicazione ufficiale sulla Gazzetta Ufficiale).

Le principali novità in arrivo per la 13849-1 (Amendment 1 – 2015) sono le seguenti:

1.   Cancellazione della Tabella 1 dall’introduzione, e rimando al documento ISO TR 23849 (Technical Report) di guida all’applicazione delle norma EN ISO 13849-1 e EN 62061

2.   Aggiornamento e aggiunte nei riferimenti normativi

As with ISO/TR 23849, ISO/TR 22100-2 has been added to the list of normative references given in Clause 2 — the latter owing to its importance for an understanding of the relationship between this part of ISO 13849 and ISO 12100.

3.   Modifica delle definizioni riguardanti I termini “situazioni pericolose” e “high demand or continuous mode”

3.1.12 hazardous situation

circumstance in which a person is exposed to at least one hazard, the exposure having immediately or over a long period of time the 

potential to result in harm

Note 1 to entry: The exposure can result in harm immediately or over a period of time. [SOURCE: ISO 12100-1:2003, 3.9:2010, 3.10.]

3.1.38 high demand or continuous mode

mode of operation in which the frequency of demands on a SRP/CS is greater than one per year or the safety related control function retains 

the machine in a safe state as part of normal operation [SOURCE: IEC 62061:2012, 3.2.27, modified.]

4.   Aggiunta del nuovo termine e corrispondente definizione di “Proven In Use”,

3.1.39 proven in use

demonstration, based on an analysis of operational experience for a specific configuration of an element, that the likelihood of dangerous systematic faults is low enough so that every safety function that uses the element achieves its required performance level (PLr) [SOURCE: IEC 61508‑4:2010, 3.8.18, modified.]

5.   Viene introdotto anche in questa norma il concetto di PFHD per ogni sottosistema, di modo che il calcolo possa avvenire come per la 62061, come somma dei PFHD dei singoli sottosistemi (inoltre PFHD sostituisce PFHd)

6.   Incremento del valore di MTTFD medio per la categoria 4, da 100 a 2500 anni, e relativo Aggiornamento della tabella in Allegato K (Lo scopo è di non limitare troppo il numero di sottosistemi di un sistema di comando)

7.   Opzione per la categoria 2 al rapporto richiesto tra Demand rate e test rate pari a 1/100.

In alternativa la categoria 2 può essere raggiunta se la funzione di test avviene immediatamente alla richiesta della funzione di sicurezza, garantendo tempi di risposta e distanze di sicurezza (es. tempi di risposta all’apertura di un riparo). Inoltre la seconda “via” di interruzione richiesta dalla norma a seguito del rilevamento di un guasto diventa obbligatoria per il livello di sicurezza PL d, mentre rimane facoltativo per i livelli inferiori con la possibilità dell’avviso della presenza di un guasto.

8.   Specifiche riguardanti la corretta scelta del sottosistema Output nel caso di componenti NON elettrici.

Per i livelli di sicurezza PL “d” e PL “e” sono richieste rispettivamente le Categorie 3 e 4, e sono richiesti componenti ben collaudati e principi di sicurezza ben collaudati (ricordo che l’uso di componenti ben collaudati era obbligatorio solo per Cat. 1)

9.   Nell’allegato C è stata modificata la tabella con i valori tipici di MTTFD, e nel particolare, per i componenti oleodinamici si differenzieranno diversi valori (150, 300, 600, 1200) in base al numero di operazioni annue previste.

10. E’ stata inserita una nuova procedura semplificata per stimare PL e PFHD di un sottosistema di uscita (quindi contattori, elettrovalvole, ecc.) nel caso di assenza del valore di MTTFD.

11. Sono state apportate diverse modifiche all'allegato A (grafo di assegnazione del PL), per il quale si enfatizza il carattere informativo del metodo riportato.

Altre modifiche riguardano di criteri di scelte del parametro relativo alla frequenza (F1/F2) e alla possibilità di inserire anche il parametro relativo alla Probabilità che un evento possa accadere 8già presente nella 62061 e non nel modello in oggetto.